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Responsabile progetto: Prof. Alessandro Petri

L’ISOLA D’ELBA AVAMPOSTO DELLA CIVILTA’ RURALE  NEL MEDITERRANEO

L'iniziativa si colloca nell'ambito di un progetto dell'Istituto Tecnico G. CERBONI di Portoferraio, per l'animazione della Giornata nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare  - giornata recentemente istituita a livello nazionale (L. 194/2015), il 20 maggio di ogni anno - e finanziato dalla Regione Toscana.

Lo scopo principale delle azioni attivate è quello di sensibilizzare i futuri operatori/tecnici agricoli sui temi legati alla tutela e alla valorizzazione dell’Agro - biodiversità, vista l’importanza della stessa per l'Isola d'Elba, sia a livello regionale che nazionale.

Il progetto intende sostenere azioni formative volte allo studio dell’agro-biodiversità sia dal punto di vista della cultura rurale ad essa legata, della modalità di coltivazione o allevamento e dei vari sistemi agrari tradizionali della Toscana. L’obiettivo principale è quello di attivare un processo virtuoso che, dal coinvolgimento degli studenti a partire dalle scuole ad indirizzo agrario (professionali e tecnici), ma anche di studenti della scuola primaria,trattandosi di un Istituto  omnicomprensivo, porti alla riscoperta dell’agro-biodiversità del proprio territorio in termini di risorse genetiche locali, ma anche di tradizioni, usi e metodi di coltivazione tradizionali.

L’importanza della comunicazione in merito alla tutela della biodiversità di interesse agrario e alimentare a livello regionale, ma soprattutto a livello nazionale in attuazione della L. 194/2015 sarà avvalorata anche dalla Regione Toscana con propri comunicati in vista delle iniziative dei vari istituti coinvolti nell’animazione della Giornata del 20 maggio.

L’idea di promuovere un convegno, con questo titolo, all’Isola d’Elba, attinge da reali fondamenti storici: dai tempi più remoti, l’Elba è stato uno degli approdi naturali dell’antica marineria e importante nodo commerciale negli scali dell’antichità. Nomi come Argo che, in bilico tra mito, leggenda e storia,  stato attribuito da Giasone ed equipaggio, all’antico porto delle Ghiaie, o Aethalia (Fuliggine o Fumo nero), perché così appariva l’isola, all’orizzonte, ai naviganti greci che seguivano le rotte dei metalli, comprovano, insieme a ritrovamenti archeologici, la frequentazione dell’isola da parte dei primi popoli del mare.

Essendo un’isola, anche se separata dalla costa tirrenica da un modesto braccio di mare, l’Elba ha potuto conservare inalterate alcune peculiarità: una particolare flora endemica ed una caratteristica Agro Biodiversità, e, nel caso della viticoltura, dei vitigni che hanno seguito il flusso e le rotte della viticoltura greco-fenicia, sostando negli empori che questi popoli avevano creato nel Mediterraneo.

Nell’ambito del convegno verranno presentati interessanti Studi di vinificazione condotti dall’archeologo Franco Cambi e dal viticoltore elbano Antonio Arrighi, custode di antichi vitigni dell’isola d’Elba, eseguiti con metodologie antichissime quali l’uso dell’anfora come vaso vinario e la “macerazione” di uve in acqua di mare, alla maniera  dei vini di Chio, così come ricordata da Plinio e dagli antichi georgici latini.

Docenti Universitari presenteranno i vari aspetti dell’Agro Biodiversità: Concetta Vazzana, docente di Ecologia Agraria dell’Università di Firenze, ne parlerà in relazione all’importanza ecologica e Agostino Stefani, della Scuola Superiore di Studi Sant’Anna di Pisa ne illustrerà l’inquadramento varietale nella nicchia ecologica elbana.

Rita Turchi responsabile per il settore agricoltura e sviluppo rurale della Regione Toscana della divulgazione dell’Agro Biodiversità, illustrerà il ruolo della regione nel promuovere e divulgare questo importante aspetto ecologico sia col creare la rete degli agricoltori custodi sia nell’avere individuato le varietà da preservare a rischio di estinzione e nell’aver creato la banca del germoplasma preservando antiche cultivar toscane.

Attilio Scienza, ordinario di viticoltura dell’Università di Milano, parlerà della Circolazione varietale nel Mediterraneo antico con particolare riferimento alla viticoltura. Elvia Gregorace, giornalista enogastronomica illustrerà una ricerca in campo sui Palmenti, cioè i luoghi dove si pigiava l’uva che offrono una mappa dell’ubicazione degli antichissimi siti di coltivazione della vite e della sua trasformazione in vino.

Seguendo il filo di Arianna della vite, lo scenario dell’Isola d’Elba ci porterà inevitabilmente al periodo napoleonico e Gloria Peria, responsabile degli archivi storici dell’Isola d’Elba ha riscoperto, tra le carte di Napoleone, il privilegio dell’imperatore, la volontà, cioè, dell’imperatore in esilio, di creare una DOC  con vitigni elbani, nel piano di un riordinamento economico dell’isola, di assegnare ai vini elbani una certificazione di origine che ne proteggesse l’identità. Ad integrare questo studio, Paolo Storchi del CREA di Arezzo, istituto di ricerca per la viticoltura, parlerà dei Vitigni dell’Isola d’Elba.

Sede del convegno è l’Aula Magna dell’ITCG G. Cerboni volutamente scelta per pubblicizzare una piccola ma importante realtà scolastica del territorio: l’Istituto Tecnico Agrario G. Cerboni di Portoferraio. Ad illustrarne i motivi dell’istituzione e la necessità di avere dei tecnici qualificati operanti su questa piccola ma interessante realtà insulare, sarà la Preside Maria Grazia Battaglini, Agronomo di formazione, che si è molto prodigata per vedere la nascita e l’affermazione di questa scuola.

Alessandro Petri, docente di Scienze Agrarie nella stessa scuola parlerà delle origini della viticoltura elbana tra mito e realtà interpretando l’inno omerico a Dioniso raffigurato nella famosa Xilix di Vulci

Gli Alunni dell’Istituto Tecnico Agrario presenteranno: L’isola “d’Erba”, bella da vedere buona da mangiare, un progetto di Orto Sinergico a forma di isola d’Elba fondato su studi e dinamiche di Agro Biodiversità.  Alunni di altre classi illustreranno come l’importante tema della Biodiversità coinvolga anche aspetti dell’ecologia umana parlando delle esperienze di collaborazione con la casa di reclusione di Porto Azzurro nella realizzazione di un vigneto di aleatico nei terreni del Penitenziario con il progetto “Piantiamola Insieme”

Enrico Caracciolo, affermato giornalista , collaboratore di riviste legate al touring, sarà il moderatore del convegno e produrrà una sintesi gettando le basi per potenziali prospettive future.

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L’esito del convegno ha soddisfatto moltissimo le aspettative, sensibilizzando autorità locali e provinciali, organizzazioni di categoria ordini professionali (L’Ordine provinciale degli Agronomi di Livorno ha accreditato 0.75 Crediti Formativi agli iscritti per la partecipazione all’intera giornata di studi). L’evento ha avuto anche risonanza su testate giornalistiche a diffusione regionale quali il Tirreno. Ha avuto un ampio pubblico tra i produttori agricoli elbani e dell’intera provincia che hanno traversato il mare nonostante che la data del convegno fosse poco conciliabile con gli impegni di lavoro del periodo. Essendo l’unico polo tecnologico presente sull’isola, l’evento ha permesso il coinvolgimento dell’istituto tecnico grafico che ha curato la preparazione di brochures e cartellonistica per la divulgazione. Sono stati anche coinvolti gli agricoltori custodi presenti sull’isola e i vivaisti che selezionano le varietà ortive e arboree peculiari dell’Elba. Molto apprezzata la partecipazione al convegno di relatori autorevoli e prestigiosi in ambito nazionale ed internazionale provenienti dalle più importanti università italiane.

 

 

 

 

 

 

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